Emilio Pettoruti


Emilio Pettoruti è stato un pittore argentino, nasce il 1 ottobre 1892 nella città di La Plata. Nella sua città natale studia nell’Accademia di Belle Arti. Inizia la sua carriera come fumettista. Dopo la sua prima mostra, il governo della sua provincia gli assegna una borsa per studiare in Italia.



Nel 1917 va a Roma, e lì fa le opere: “Mujer en el café” (1917) ed “El filósofo” (1918). Studia a Firenze e passa per molte città dove si studiano i grandi maestri del Rinascimento. A Milano aderisce al gruppo dei futuristi con cui fa alcune mostre in Germania ed in Italia. A Parigi conoce Picasso e Juan Grigio, dai quali riceve un’importante influsso. Dopo un soggiorno di sei messi nella capitale francese, nel 1924 ritorna a Buenos Aires, come cubista compromesso. È accusato di voler distruggere l’arte nazionale per una piccola mostra con tredici pitture che causano uno scandalo. Di quest’epoca sono “El Guitarrista”, “El flautista ciego” e “La institutriz”. Unisce elementi cubisti e futuristi con un colore in cui i maestri del Rinascimento italiano si fanno presenti. Per questa mostra utilizza i primi metodi dell’astrazione in Argentina in opere come: “Vino rojo de Capri”(1936) e “Vaso lleno”(1939).Nel 1941 va a vivere a Parigi dove muore trenta anni più tardi. Alcuni contemporanei l’hanno descritto come un innovatore astratto che a dipinto come un classico. Per Pettoruti la pittura era principalmente luce e colore. Il suo lavoro mostra una personalità strutturata dove gli argomenti classici vengono interpretatti attraverso un’ottica cubista.